Come scegliere una scuola di counseling

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Le scuole di Counseling sono tutte uguali?

Suggerimenti per scegliere il meglio ed esserne ricompensati

 

sceltaMolto spesso mi chiedono: “ci sono numerosi corsi di Counseling in Italia, io vorrei il meglio per me: quale scegliere?” In qualità di presidente di una scuola di counseling, temendo di essere di parte, mi sono sempre trattenuto dallo scrivere. Ma oggi, a più di 10 anni dalla nascita della scuola ASPIC a Pescara,  mi sono deciso a scrivere questo articolo. La nostra scuola  si è sempre impegnata nella promozione della cultura del counseling e del benessere. Ne sono testimonianza le numerose attività gratuite offerte alla cittadinanza, di cui citerò le più conosciute: il convegno con Patch Adams nel 2008 e l’apertura del centro culturale SpazioPiù nel 2013. Si tratta di iniziative completamente sostenute dalle iscrizioni degli allievi della scuola e reinvestite in attività culturali per la promozione del counseling e della cultura dell’accoglienza, come mi piace chiamarla.

Tutto questo per dire che, per scegliere la scuola di counseling presso cui iscriversi, operare dei confronti tra le varie proposte formative, avendo definito i criteri da applicare per realizzarli.

Per queste ragioni cercherò di fornire alcune indicazioni utili.

La storia del Counseling nel nostro paese inizia nei primi anni ’80: sono gli anni in cui l’Aspic inaugura il primo corso di formazione in counseling in Italia (1984) a cui seguiranno l’impegno di altre scuole presenti sul territorio nazionale, come l’IFREP a Roma e l’Istituto Change di Torino.Le realtà citate, mi preme sottolinearlo, hanno una lunga tradizione non solo in ambito formativo, ma anche nel campo della ricerca e applicazione nel settore.

Oggi in Italia si possono contare sulle dita di una mano le realtà che possono vantare una consolidata esperienza e una valida struttura organizzativa in grado di erogare formazione di qualità. 

Negli anni sono nate e nascono continuamente “scuole”,“istituti” che propongono “corsi” di dubbia serietà. Si tratta di un fenomeno ampio: basti pensare che l’ISFOL evidenziava come già nel 2005 l’80% delle scuole di counseling in Italia fossero nate negli ultimi 6 anni.

Come mai tanto sviluppo?

I fattori sono sicuramente molteplici. Certamente il settore si presta facilmente alle mire di molti business man che percepiscono l’universo del Counseling come una possibile fonte di profitto.

Cosa rende il settore così attraente?

– Chi vuole iscriversi a un corso di counseling è per lo più motivato dal bisogno di acquisire una professionalità e dall’idea romantica di poterlo fare aiutando gli altri: un’ottima leva commerciale!

– Per avviare un corso di counseling si possono reclutare docenti non esperti a costi bassissimi e prendere in affitto delle aule solo per i giorni di lezione: in pratica nessun investimento!

Risultato: business assicurato!

Tutto ciò porta alla nascita di corsi improvvisati, con poca sostanza e ancor meno esperienza, promossi con un marketing aggressivo, che ed esibiscono dubbi accreditamenti ad albi o addirittura patrocini e convenzioni di stato e regioni. Per non parlare di quelle che arrivano a scrivere di essere convenzionate con le università, per fregiarsi di un titolo quando in verità si tratta di semplici convenzioni di tirocinio!

Quello che suggerisco quando si sceglie una scuola di counseling, è di assicurarsi che:

  • l’ente organizzatore sia autorevole ed abbia prestigio nel settore. Per verificarlo, informatevi sulla storia dell’organizzazione;
  • l’ente organizzatore abbia all’attivo una cospicua produzione scientifica: ad es. l’ASPIC propone oltre 140 titoli sul tema del counseling arricchitasi in oltre 25 anni di ricerche;
  • il percorso di studi sia almeno triennale, per complessive 450 ore di formazione erogate secondo lo standard Europeo stabilito dall’E.A.C. European Association for Counselling (che permette il riconoscimento del percorso a livello europeo);
  • l’ente organizzatore sia accreditato presso una associazione di categoria seria: in Italia le più accreditate sono CNCP, Sico, Reico, Assocounseling e poche altre;
  • il programma NON preveda continui riferimenti a tematiche psicologiche (a meno che tu non sia uno psicologo e stia cercando un corso di counseling psicologico; in questo caso, potri frequentare un corso esclusivo per psicologi e studenti di psicologia o comunque prevedere dei moduli solo per psicologi);
  • siano presenti nello staff docenti figure professionali diverse, tra cui counselor, assistenti sociali, educatori, avvocati ed altre figure “non psi”;
  • i docenti siano esperti in counseling;
  • l’ente organizzatore abbia almeno una sede reale con un numero di telefono fisso, cellulare, sito;
  • il pagamento sia rateale e che non ci sia l’obbligo di pagamento dell’intero corso qualora riteniate inutile continuare a frequentarlo.

Chiedete, inoltre:

  •  se ,al termine del percorso, l’ente organizzatore offra opportunità di  inserimento professionale.
  • di poter frequentare altre attività della scuola, prima di decidere in merito all’iscrizione.

Infine, valutate se vi sentite a vostro agio!. E attenti alle manipolazioni: il mondo è pieno di venditori spregiudicati, specialmente in tempi di crisi!

Author: Raffaello Caiano

Fondatore e presidente dell'ASPIC Pescara dal 2006. Psicologo e Psicoterapeuta ha conseguito il Master in Gestalt Counseling presso l'ASPIC di Roma.