E se la felicità fosse un virus, un male endemico?! Non sarebbe bello lasciarsi infettare da un’influenza i cui sintomi sono sorrisi, silenzi benevoli, disponibilità e parole buone?
La psicologia non ha sviluppato grandi teorie su come raggiungere la felicità e, sebbene sia argomento importante, la letteratura a riguardo potrebbe essere poca e datata. Tuttavia sappiamo che una persona felice potrebbe distinguersi dalla capacità di: far concretamente fronte alle difficoltà, riuscire a guardare sempre oltre l’immediatezza delle cose, accettare l’umano senso del limite senza per questo rinunciare a fare ciò che più piace o diverte.
Una persona felice probabilmente ha un alto grado di adattabilità e flessibilità.
La fiducia in se stessa e nelle possibilità di soddisfare i propri bisogni le permette di guardare al mondo con serenità e indulgenza: con umorismo.
Una persona felice è forte dei suoi valori ma non prende le cose sul personale. È attenta agli altri come lo è per se stessa. Vive a fondo le emozioni.
Come si arriva a questo?! Non esiste una ricetta. La ‘scienza’ mette in conto la possibilità di una quantità di errori, separazioni, sconfitte, ma anche prove, incontri, soddisfazioni… fiumi di parole e oceani di pensieri.
Il risultato?! Un’attitudine positiva piuttosto stabile verso sé e la vita.
Ma per poter trasmettere la felicità prima c’è da diventarne ‘portatori’ …meglio lasciarsi infettare!
Non c’è bisogno di nessun vaccino. E siamo qui, pronti per provare!
PILLOLA 9 – 4S, il virus della felicità
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Pensieri…
“La felicità non è avere quello che si desidera,
ma desiderare quello che si ha”. (O. Wilde)
“La felicità sta nel gusto e non nelle cose;
si è felici perché si ha ciò che ci piace,
e non perché si ha ciò che gli altri trovano piacevole”. (F. De La Rochefoucauld)