Il tempo è la prima risorsa di cui disponi. È gratuito e democratico: le giornate sono di 24 ore, le ore di 60 minuti. Per tutti.
Ma perché ad alcuni basta, ad altri no?
Al tempo oggettivo si accompagna un tempo soggettivo: un’ora di noia dura quanto un’ora di piacere?!
Il tempo non sempre è uguale. Nel suo fluire si rinnova. Di continuo. Checché ne dicano le lancette, può ‘comprimersi’ o ‘dilatarsi’ in modo soggettivo.
Questo rende ogni istante unico. Inoltre, qui, ora, domani e tra tre anni, resterà sempre collegato a un passato e a un futuro.
Il presente è l’unica cosa che collega ciò che sei stato con ciò che sarai.
Immaginati tra un’ora o tra 15 anni.
Dove sei?
Cosa fai?
Ovunque ti sveglierai domattina, lì ci arriverai attraverso il presente.
Ma quel futuro come si raggiunge?!
Prova a immaginare… non bisogna passare una serie di ‘presente’, più ‘presente’, più ‘presente’?! Se in tutti quei ‘presente’ hai puntato ad uno ed un solo futuro – ‘presente’ –, se sei stato – ‘presente’ – nei posti adatti, se – ‘presente’ – te ne sei andato quando i posti non erano quelli giusti… allora sì: al futuro che vuoi forse ci arrivi. Diventa presente.
Gestire il tempo è scegliere. È una scelta che fai per te. Se un futuro non ti piace davvero, se non ti accende… amico, lascia stare.
Semplice e immediato. Dico davvero, piantala qui di leggere e prendi carta e penna!
Pillola 1 • Gestisci il tuo tempo
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